martedì 16 giugno 2009

Le epistole di Paolo

Gli apostoli credono che la Chiesa è il Corpo di Cristo: come Cristo è Theanthropos, così la Chiesa è teandrica, una realtà divino-umana. Gli apostoli annunciano così la risurrezione del Cristo, adattandosi alla realtà umana del loro tempo. Il principio di adattamento che ha retto storicamente la Chiesa, è così un metodo, un criterio “apostolico”. E’ interessante, a proposito, vedere che l’apostolo Paolo indirizza le sue epistole ai cristiani di

COLOSSI tappa per i mercanti che dalle coste del Mediterraneo s’inoltrano in Anatolia

CORINTO capitale della Provincia d’Acaia; tra i principali porti del Mediterraneo

EFESO capitale della Provincia d’Asia

GALAZIA vastissima Provincia dell’altopiano anatolico

FILIPPI prima tappa per chi dall’Asia approda in Europa, sulla Via Egnatia

ROMA capitale della Provincia d’Italia

TESSALONICA capitale della Provincia di Macedonia

E’ evidente come Paolo si adatti alle circoscrizioni amministrative, attento a una massima diffusione dei suoi scritti: per esempio, inviare una lettera alla Chiesa di Tessalonica vuol dire che una copia rapidamente giungerà a tutte le Chiese della Macedonia, inviare una lettera alla Chiesa di Filippi vuol dire che copie giungeranno in breve anche alle più sperdute comunità (nel caso, da Filippi si va facilmente a Bisanzio e da lì, tramite la via della seta, ci si può spingere sino in Cina). Come dire che Paolo abbia assegnato alle Chiese di Efeso, Roma, Tessalonica, ecc. un Primato nelle comunicazioni postali - per così dire - rispetto alle periferiche Chiese delle rispettive Province.

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