sabato 26 settembre 2009

Le più antiche memorie cristiane

E’ risaputo che le più antiche memorie cristiane son tutte concentrate a Roma (Antica) e dintorni, mentre in qualsiasi altro luogo dell’orbe terracqueo un po’ più lontano del Lazio non ci sono testimonianze anteriori al III o IV secolo; anche i più antichi santi che hanno avuto la ventura di nascere o morire nel Lazio sono personaggi storici, mentre tutti gli altri sono leggendari. O almeno questo è quanto si ricava da qualsiasi pubblicazione dall’epoca della Controriforma in poi: dagli Annales del Baronio (1588\1607), sino all’autorevole Settimana Enigmistica (1931 - ).

Ma è proprio vero? Come mai, ancora nel VII secolo, gli stessi papi dell’Antica Roma salutavano Siracusa come “la prima”, la più antica Chiesa dell’Occidente? E’ come mai per secoli (almeno sino al 751) nessuno contestò l’antichità (e l’autocefalia) della Chiesa di Ravenna? E come mai la Chiesa di Aquileia già prima dell’Editto di Costantino (313) era in grado di mettere mano a una sontuosa basilica di quasi 2.300 m2? E se è certo – come è certo – che l’antico tempio della Theotokos di Crotone (fabbrica originale: VI avanti Cristo) e che la cattedrale di Agrigento (fabbrica originale: V secolo avanti Cristo) furono volutamente distrutti nel XVI secolo, così come il tempio della Theotokos di Terreti (RC) fu fatto saltare in aria con la dinamite nel XX secolo, quante antiche memorie cristiane saranno state fatte sparire? (La Theotokos di Terreti fu minata nel 1915 perché dichiarata pericolante. Può darsi che la dinamite fosse un po’ scaduta: restarono pressoché intatti il templon e il lussuoso pavimento a mosaico).

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