sabato 28 novembre 2009

29 novembre 2009 – domenica XIII di Luca

digiuno con pesce, vino e olio

Tono plagale IV – Vangelo Mattinale III

apolitikia

del tono Sei disceso dall'alto, o pietoso; hai accettato la sepoltura di tre giorni, per liberare noi dalle passioni: vita e risurrezione nostra, Signore, gloria a te.

della chiesa ...

kontakion

Oggi la Vergine viene nella grotta per partorire ineffabilmente il Logos che è prima dei secoli. Danza, terra tutta, che sei stata resa capace di udire questo; glorifica con gli angeli e i pastori il Dio che è prima dei secoli e che ha voluto mostrarsi come bimbo appena nato.

prokimenon

Fate voti e rendeteli al Signore nostro Dio. Dio è conosciuto in Giudea, in Israele è grande il suo nome.

apostolos

Lettura dell’epistola di Paolo agli Efesini (4, 1-7)

Fratelli, vi esorto – io, prigioniero per il Signore – a condurre una vita degna della vocazione con cui foste chiamati, con ogni umiltà, dolcezza e pazienza, sopportandovi a vicenda nell’amore, attenti a conservare l’unità dello spirito col vincolo della pace: un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza cui foste chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, una sola immersione; un solo Dio e Padre di tutti, che è sopra tutti, agisce per mezzo di tutti e dimora in tutti voi. A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono del Cristo.

alliluia

- Venite, esultiamo per il Signore, acclamiamo a Dio, nostro Salvatore;

- preveniamo il suo volto con la confessione e con salmi acclamiamo a lui.

vangelo

Lettura del santo vangelo secondo Luca (18, 18-27)

In quel tempo un capo, per metterlo alla prova, chiese a Gesù: “Maestro buono, che debbo fare per ereditare la vita eterna?” Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. Conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e la madre”. Egli allora disse: “Tutto ciò l’ho osservato fin dalla giovinezza”. Gesù ascoltò, e gli disse: “Ancora ti manca una cosa sola: vendi tutti quel che hai, distribuisci ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi”. Ma quello, udito ciò, diventò molto triste perché era molto ricco. Gesù, vedendo ch’era diventato molto triste, disse: “Quant’è difficile per chi ha beni entrare nel regno di Dio! E’ più facile per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio”. Quelli che ascoltavano dissero: “Ma allora chi può salvarsi?” Egli allora disse: “Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”.

Mercoledì 2, digiuno; con uso di vino e olio venerdì 4, e anche di pesce negli altri giorni


30 novembre - SantAndrea

Per tutta la terra è uscito il suo suono e sino ai confini del mondo le sue parole. I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani.

Lettura della prima epistola di Paolo ai Corinti (4, 9-16)

Fratelli, Dio ha messo all’ultimo posto noi apostoli, come condannati a morte, poiché siamo stati resi spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti, a motivo di Cristo; voi sapienti in Cristo. Noi deboli; voi forti. Voi gloriosi; noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, soffriamo la sete, soffriamo la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo erranti e fatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, consoliamo. Fino a oggi siamo divenuti come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti! Non per farvi arrossire vi scrivo questo, ma per ammonirvi, come miei figli amati. Potreste infatti avere anche diecimila pedagòghi in Cristo, ma non certo molti padri; io infatti vi ho generato in Cristo Gesù mediante il vangelo. Vi esorto, dunque: fatevi miei imitatori!

- Confesseranno i cieli le tue meraviglie, Signore, e la tua verità nella chiesa dei santi.

- Dio è glorificato nel consiglio dei santi; è grande e terribile su tutti quelli che lo circondano.

Lettura del santo vangelo secondo Giovanni (1, 35-52)

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!” E i due discepoli lo sentirono parlare, e seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, dice loro: “Che cercate?” Gli risposero: “Ravvì (che. tradotto, si dice: Maestro), dove abiti?” Dice loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; era circa la decima ora. Uno dei due che avevano ascoltato Giovanni e avevano seguito Gesù era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontra per primo suo fratello Simone, e gli dice: “Abbiamo trovato il Messia” (che, tradotto, è: Cristo). E lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: “Tu sei Simone, il figlio di Ionà; sarai chiamato Kifàs” (che si traduce: Pietro). Il giorno dopo Gesù volle partire per la Galilea; trova Filippo e gli dice: “Seguimi”. Filippo era di Vithsaidhà, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontra Natanaele e gli dice: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti; Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nazaret”. Natanaele gli disse: “Di Nazaret può essere qualcosa di buono?” Filippo gli dice: “Vieni e vedi”. Gesù, visto Natanaele che gli veniva incontro, dice di lui: “Ecco davvero un Israelita, in cui non c’è falsità”. Natanaele gli dice: “Da dove mi conosci?” Gesù rispose e gli disse: “Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico”. Gli risponde Natanaele: “Ravvì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei re d’Israele!” Rispose Gesù e gli disse: “Perché ti ho detto che ti ho visto sotto il fico, credi? Vedrai cose più grandi di queste!” Poi gli dice: “In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”.

giovedì 19 novembre 2009

Celebrazioni a Reggio – Novembre

Domenica 1 ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia

Lunedì 2 ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia

Sabato 7 ore 17, Vespro

Domenica 8 ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia

Giovedì 12 ore 17, Vespro

Venerdì 13 san Giovanni Crisostomo ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia

Sabato 14 ore 17, Vespro

Domenica 15 ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia

Venerdì 20 ore 17, Vespro

Sabato 21 ingresso della Tuttasanta ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia; ore 17, Vespro

Domenica 22 ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia

Martedì 24 ore17, Vespro

Mercoledì 25 santa Caterina ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia

Sabato 28 ore 17, Vespro

Domenica 29 ore 8.30, Mattutino - Liturgia; ore 17, Vespro

Lunedì 30 sant’Andrea ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia

Confessione di fede ortodossa


Da qualche mese è diffuso in Grecia un “manifesto” contro certe forme di Ecumenismo, che rigetta qualsiasi forma di concelebrazione - compresa la preghiera in comune – con gli eterodossi. Il Documento, particolarmente duro con quanti chiama Papisti, afferma che solo la Chiesa (ortodossa) può essere definita veramente “Chiesa”, e che essa è “l’unica Chiesa”; sostiene infine che nei confronti degli eterodossi bisogna dimostrare un amore sincero, una carità che però non nasconda la verità e che spieghi gli errori, per aiutare alla conversione degli erranti. Il Documento non è molto approfondito sul piano teologico (e non fa distinzione tra dogma e legittima diversità di usanze), ma ha raccolto e continua a raccogliere l’adesione di vescovi (primo firmatario e forse ispiratore, il metropolita del Pireo), igumeni, sacerdoti e diaconi, monaci e teologi.

Migrazione interna

Statistiche ufficiali parlano di quasi centomila persone che ogni anno lascerebbero l’Italia meridionale per trasferirsi stabilmente al Nord e all’estero. In effetti siamo abituati a un continuo flusso “migratorio” (estate e inverno molti di noi sono pendolari), ma la nuova crisi economica ha già creato e sicuramente creerà altri problemi anche alla nostra attività pastorale.

22 novembre 2009 – domenica dopo festa

digiuno con pesce, vino e olio

Tono grave – Vangelo Mattinale II

apolitikia

del tono Con la tua croce hai distrutto la morte; hai aperto al ladrone il paradiso; hai mutato in gioia il lamento delle miròfore, e ai tuoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.

della festa Oggi è il preludio del beneplacito del Signore e il primo annuncio della salvezza degli uomini. Agli occhi di tutti la Vergine si mostra nel tempio di Dio, e a tutti preannuncia il Cristo. Anche noi a gran voce a lei acclamiamo: Gioisci, compimento dell’economia del Creatore.

della chiesa ...

kontakion

Il purissimo tempio del Salvatore, il tàlamo prezioso e verginale, il tesoro sacro della Gloria di Dio, è oggi introdotto nella casa del Signore, portandovi insieme la grazia del divino Spirito, e gli angeli di Dio a lei inneggiano: Costei è celeste dimora.

prokimenon

Il Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il popolo suo con la pace. Portate al Signore, figli di Dio; portate al Signore gli agnelli.

apostolos

Lettura dell’epistola di Paolo agli Efesini (2, 14-22)

Fratelli, Cristo è la nostra pace, lui che di due popoli fece una sola unità abbattendo il muro divisorio, annullando nella sua carne l’inimicizia - la legge dei dogmatici precetti – per creare in se stesso, dei due popoli, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare con Dio entrambi - in un solo corpo - mediante la croce, dopo aver ucciso in se stesso l’inimicizia. E venne per evangelizzare la pace a voi, i lontani, e pace ai vicini, perché, per suo mezzo, entrambi abbiamo libero accesso al Padre in un solo Spirito. Così dunque non siete più stranieri né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni edificio cresce in armoniosa disposizione come tempio santo nel Signore; in lui anche voi siete incorporati nella costruzione come dimora di Dio nello Spirito.

alliluia

- E’ bene confessare al Signore e salmeggiare al tuo nome, Altissimo,

- per annunciare al mattino la tua misericordia e la tua verità lungo la notte.

vangelo

Lettura del santo vangelo secondo Luca (12, 16-21)

Il Signore ha detto questa parabola: “Fu produttiva assai la campagna di un uomo ricco. Discorreva tra sé, dicendo: Non ho dove raccogliere i miei raccolti, come farò? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi, vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni, e dirò all’anima mia: Anima, hai molti beni messi da parte per molti anni. Riposati, mangia, bevi e sta’ allegra. Ma Dio gli disse: Stolto! questa stessa notte ti verrà richiesta l’anima, e a chi andranno le cose che hai preparato? Così accade a chi accumula tesori per sé stesso e non si arricchisce davanti a Dio”.

Venerdì, digiuno; con licenza di vino e olio mercoledì, e anche di pesce negli altri giorni

25 novembre - Santa Caterina \ San Mercurio

Mirabile è Dio nei suoi santi, il Dio d’Israele. Nelle Chiese benedite Dio, il Signore dalle fonti d’Israele.

Lettura dell’epistola di Paolo ai Filippesi (3, 20 – 4, 3)

Fratelli, la nostra patria è nei cieli, donde aspettiamo con ansia il Salvatore, il Signore Gesù Cristo, che trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, secondo l’energia del suo potere di sottomettere a sé tutte le cose. Pertanto, fratelli miei amati e desiderati, mia gioia e mia corona, siate saldi così nel Signore, carissimi.

- Ho atteso, tanto atteso il Signore, e si è volto a me e ha esaudito la mia supplica,

- ha posto i miei piedi sulla roccia.

Lettura del santo vangelo secondo Giovanni (15, 17 - 16, 2)

Il Signore ha detto ai suoi discepoli: “Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri. Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordate la parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono chi mi ha inviato. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero il peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero il peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. Questo perché si adempisse quella parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione. Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli testimonierà per me; e anche voi testimoniate, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non siate scandalizzati. Sarete espulsi dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio”.

[Typikà recenti indicano il vangelo del 21 novembre (come finefesta); altri, che considerano solo la festa di santa Caterina, indicano Galati 3, 23 – 4, 5 e Marco 5, 24-34, per un loro generico – e forse infelice – riferimento alla donna]

giovedì 12 novembre 2009

La Preghiera dell’Olio

Sotto influsso della sacramentaria latina non pochi ortodossi considerano la Preghiera dell’Olio come un Viatico, una Estrema Unzione da imporre “in articulo mortis”, ai moribondi. Questa mentalità \ prassi, s’era stabilita tra i Latini dopo il XVI secolo, dopo Trento, ed era fondata su una lettura restrittiva di Giacomo V 14, anche se contraddetta delle stesse rubriche (il malato è presente, in chiesa, a una lunga ufficiatura: decisamente non è un moribondo!). Questa mentalità \ prassi dai Latini stessi è stata però abbandonata sin dalla seconda metà del secolo scorso: i Latini parlano ormai di Unzione genericamente degli infermi, e non di rado la celebrano in forma collettiva, proprio come si fa nelle parrocchie di tradizione greca al Grande Mercoledì, riferendosi a tutte le infermità (del corpo e dell’anima), anche se – correttamente - a chiare lettere affermano che l’Unzione degli infermi non è una “alternativa” al sacramento della Confessione (o Penitenza). A quegli ultimi mohicani che invece continuano a considerare, alla vecchia moda latina, la Preghiera dell’Olio come una Estrema Unzione, va fatto sapere che:

- molti Typika antichi prescrivono detta celebrazione al compimento delle quattro quaresime, in particolare alla fine della Grande Quaresima: nel Typikon del Monastero della Piena-di-Grazie è prevista al Sabato di Lazzaro, nel cod. Sinaiticus 981 è indicata per tutti i primi giorni della Grande Settimana, ecc.

- nei monasteri russi ancora nel XVI secolo si celebrava sia il Grande Mercoledì che il Grande Sabato;

- l’uso è attestato a Mosca ancora nel 1667;

- ancora nel XIX secolo la Preghiera dell’Olio si celebrava ogni Grande Sabato nella cattedrale di Odessa (in memoria della battaglia di Sebastopoli !);

- ancora agli inizi del XX secolo, ogni Grande Mercoledì, si celebrava sicuramente nella cattedrale di Santa Sofia a Novgorod, nella cattedrale dell’Assunzione in Mosca, e nella Laura della Trinità.

Nella pratica conservata nelle Chiese di tradizione “greca” resta però da chiarire se l’Olio possa essere portato dai fedeli nelle loro case (si è sempre certi dell’uso che ne faranno?) e se le unzioni possano essere estese anche agli eterodossi (trattandoli come infermi nell’anima perché d’altra fede?)

15 novembre 2009 – domenica VIII di Luca

san Gurìa e altri con lui \ digiuno con pesce, vino e olio

Tono plagale II – Vangelo Mattinale I

apolitikia

del tono Le potenze angeliche si appressarono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esserne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine, donando la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.

dei santi Tu che ci hai donato, o Cristo Dio, i prodigi dei tuoi santi martiri come muro inespugnabile, per le loro suppliche disperdi i disegni delle genti e rafforza gli scettri del regno, perché tu solo sei buono e amico degli uomini.

della chiesa

kontakion

Il purissimo tempio del Salvatore, il tàlamo prezioso e verginale, il tesoro sacro della Gloria di Dio, è oggi introdotto nella casa del Signore, portandovi insieme la grazia del divino Spirito, e gli angeli di Dio a lei inneggiano: Costei è celeste dimora.

prokimenon

Salva, Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità. A te, Signore, ho gridato: Dio mio, non stare in silenzio con me.

apostolos

Lettura dell’epistola di Paolo agli Efesini (2, 4-10)

Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per l’immenso amore col quale ci ha amati, per quanto morti in seguito alle trasgressioni, ci ha fatto rivivere col Cristo – per grazia foste salvati – e ci ha risuscitati e insediati nella sommità dei cieli insieme con Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la traboccante ricchezza della sua grazia con la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Infatti siete salvi per la grazia tramite la fede; e ciò non proviene da voi ma è dono di Dio; né dalle opere, perché nessuno se ne vanti. In realtà siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone: Dio le ha predisposte perché le praticassimo.

alliluia

- Chi abita nell’aiuto dell’Altissimo dimorerà al riparo del Dio del cielo.

- Dirà al Signore: Mio sostegno sei tu e mio rifugio: il mio Dio! Spererò in lui.

lunedì, martedì, giovedì e sabato: digiuno con pesce, vino e olio; mercoledì e venerdì: digiuno

21 Novembre – Ingresso della Tuttasanta

L’anima mia magnifica il Signore e ha esultato il mio spirito in Dio, mio salvatore, perché ha chinato lo sguardo sulla piccolezza della sua serva; ed ecco d’ora innanzi mi diranno beata tutte le generazioni.

Lettura dell’epistola di Paolo agli Ebrei (9, 1-7)

Fratelli, anche la prima alleanza aveva norme di culto e il santuario terrestre. Fu preparata infatti una tenda, la prima, nella quale vi erano il candelabro, la mensa e la presentazione dei pani, ed è detta Santo. Dietro la seconda cortina c’era una tenda chiamata Santo dei Santi, che aveva l’altare d’oro dell’incenso e l’arca dell’alleanza, ricoperta intorno dappertutto d’oro. In questa c’era un’anfora d’oro con la manna e il bastone d’Aronne che era fiorito, e le tavole dell’alleanza; sopra di essa i Cherubini di gloria ombreggiavano il propiziatorio. Di queste cose non è ora il caso di parlare in dettaglio. Essendo le cose così disposte, nella prima tenda entrano in ogni tempo i sacerdoti che compiono i servizi del culto. Invece nella seconda entra solo il gran sacerdote, una sola volta l’anno, non senza il sangue che offre per se stesso e per i peccati d’ignoranza del popolo.

- Ascolta, figlia, guarda e piega il tuo orecchio: dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;

- imploreranno il tuo volto i ricchi del popolo della terra.

Lettura del santo vangelo secondo Luca (10, 38-42. 11, 27-28)

In quel tempo Gesù entrò in un villaggio e lo accolse una donna, di nome Marta, che aveva una sorella, chiamata Maria. Essa sedette ai piedi del Signore e ascoltava la sua parola, mentre Marta era occupata in molti servizi. Perciò venne a dire: "Signore, non t’importa che mia sorella mi lasci sola a servire? Dille dunque che mi venga in aiuto". Allora il Signore rispose e le disse: "Marta, Marta! tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta". Mentre parlava così, una donna alzò la voce dalla folla e disse: "Beato il ventre che ti ha portato e il seno che hai succhiato!" Ed egli disse: "Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono".

venerdì 6 novembre 2009

I pani dell’Artoklasia

Ogni famiglia ha una sua “segreta” ricetta: le indicazioni che qui seguono si prendano perciò solo come suggerimento. Impastiamo 75 gr di lievito in polvere, 12\14 tazze di farina 00 (per dolci), 2\3 tazze di zucchero, 1 tazza d’olio di semi, 1 cucchiaio di cannella in polvere, 2 cucchiaini di sale, acqua (temperatura ambiente) quanto necessaria. Quando gli ingredienti sono bene amalgamati, e l’impasto si presenta liscio, morbido, formiamo 5 pani che lasceremo lievitare (coperti con un telo) per circa 1 ora (in ambiente non freddo). Per averli tutti della stessa dimensione e forma, è meglio separare l’impasto in 5 teglie per dolci (nei negozi specializzati si trovano teglie fatte con carta forno).

Quando i pani sono ben lievitati (son diventati almeno il doppio), portiamo il forno a 180° e li inforniamo per 15\20 minuti, finché appaiono dorati. Intanto (a caldo) prepariamo uno sciroppo con una tazza d’acqua, il succo di mezzo limone e zucchero quanto basta. Tolti dal forno i pani e raffreddati, li spennelliamo con lo sciroppo e li cospargiamo di zucchero a velo.

L’uso di sciroppo e zucchero a velo crea problemi nel taglio e distribuzione in chiesa dei vari pezzi, per cui alcuni lo evitano; anziché cannella, alcuni usano un pizzico di semi di aneto o finocchio selvatico.

13 novembre: san Giovanni Crisostomo

La mia bocca parlerà sapienza, e la meditazione del mio cuore intelligenza. Ascoltate questo, genti tutte, porgete orecchio voi tutti che abitate il mondo.

Lettura dell’epistola di Paolo agli Ebrei (7, 26 – 8, 2)

Fratelli, a noi occorreva un tale gran sacerdote: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori, elevato al di sopra dei cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi pontefici, di offrire tutti i giorni vittime prima per i propri peccati, poi per quelli del popolo, perché lo ha fatto una volta per tutte offrendo se stesso. Infatti la Legge costituisce sommi pontefici uomini soggetti a debolezza, mentre la parola del giuramento, successiva alla Legge, ha perfezionato per l’eternità il Figlio. Il punto capitale delle cose dette è questo: noi abbiamo un tale gran sacerdote che si è assiso alla destra del trono della Maestà nei cieli, liturgo del santuario e della tenda, quella vera che ha piantato il Signore, non un uomo.

- La bocca del giusto mediterà la sapienza e la sua lingua parlerà del giudizio.

- La legge del suo Dio è nel suo cuore e non sarà posto inciampo ai suoi passi.

Lettura del santo vangelo secondo Giovanni (10, 9-16)

Il Signore ha detto: “Io sono la porta; chi entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare e uccidere e distruggere: Io sono venuto affinché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la sua vita per le sue pecore, ma il salariato che non è pastore, cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde, perché è un salariato e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore e conosco le mie e le mie conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre e offro la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono in questo recinto. Anche quelle devo guidare: ascolteranno la mia voce e saranno un solo gregge, un solo pastore”.

8 novembre 2009 – domenica VII di Luca

Gli angeli

Tono plagale I – Vangelo Mattinale XI

apolitikia

del tono Cantiamo, fedeli, e adoriamo il Logos coeterno al Padre e allo Spirito, partorito dalla Vergine a nostra salvezza: perché nella carne ha voluto salire sulla croce, sottoporsi alla morte e risuscitare i morti con la sua risurrezione gloriosa.

dei santi Capi supremi dei celesti eserciti, noi indegni vi supplichiamo: con le vostre preghiere siate per noi baluardo; custodite al riparo delle ali della vostra gloria immateriale noi che ci prostriamo e con insistenza gridiamo: Liberateci dai pericoli, voi che siete principi delle superne schiere.

della chiesa ...

kontakion

Il purissimo tempio del Salvatore, il tàlamo prezioso e verginale, il tesoro sacro della Gloria di Dio, è oggi introdotto nella casa del Signore, portandovi insieme la grazia del divino Spirito, e gli angeli di Dio a lei inneggiano: Costei è celeste dimora.

prokimenon

Egli fa i suoi angeli come soffi di vento e i suoi liturghi come fuoco ardente. Benedici, anima mia, il Signore; Signore Dio mio ti sei grandemente esaltato.

apostolos

Lettura dell’epistola di Paolo agli Ebrei (2, 2-10)

Fratelli, se la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo scampare noi se trascuriamo una salvezza così grande? Questa, infatti, dopo essere stata promulgata all’inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l’avevano udita, mentre Dio ne dava testimonianza con segni e prodigi e vari atti di potenza e doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà. Non certo agli angeli ha sottomesso il mondo futuro, del quale parliamo. Anzi qualcuno ha testimoniato in qualche luogo: Che cos’è l’uomo perché ti ricordi di lui, o il figlio dell’uomo, perché lo visiti? Di poco l’hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e d’onore l’hai coronato, hai messo ogni cosa sotto i suoi piedi. Avendo sottomesso tutto a lui, non ha lasciato nulla che non gli fosse soggetto. Al presente non vediamo ancora tutte le cose a lui sottomesse; ma vediamo Gesù, fatto di poco inferiore agli angeli, coronato di gloria e onore a causa delle sofferenze della morte, affinché per grazia di Dio gustasse la morte a vantaggio di tutti. Conveniva infatti che colui per il quale e mediante il quale sono tutte le cose, lui che condusse molti figli alla gloria, rendesse perfetto tramite la passione il capo della loro salvezza.

alliluia

- Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nei cieli altissimi.

- Lodatelo, voi tutti angeli suoi; lodatelo, voi tutte sue schiere.

vangelo

Lettura del santo vangelo secondo Luca (8, 41-56)

In quel tempo venne un uomo di nome Iàiro, che era capo della sinagoga. Gettatosi ai piedi di Gesù, lo supplicava di entrare nella sua casa, perché la sua unigenita figlia, di dodici anni circa, stava morendo. Mentre andava, la folla lo soffocava. Una donna che da dodici anni aveva flusso di sangue e che aveva speso tutto il patrimonio coi medici - non poté essere guarita - gli si avvicinò alle spalle, toccò l’orlo del suo mantello e subito stagnò il flusso di sangue. Gesù disse: “Chi mi ha toccato?” Tutti negavano, ma Pietro e quelli che erano con lui dissero: “Capo, la folla ti stringe e ti schiaccia, e dici: Chi mi ha toccato?” Gesù disse: “Qualcuno mi ha toccato; so che una potenza è uscita da me”. Vide allora la donna, che non rimase nascosta. Tremante venne e si prostrò davanti a lui, spiegando a tutto il popolo per quale motivo lo avesse toccato e come fu subito risanata. Egli allora le disse: “Figlia, la tua fede ti ha salvato; va’ in pace”. Mentre ancora parlava, dal capo della sinagoga viene uno a dire: “E’ morta tua figlia; non disturbare più il Maestro”. Ma Gesù, avendo udito, rispose: “Non temere; soltanto abbi fede e sarà salvata”. Quando giunse alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo, al padre e alla madre della fanciulla. Tutti piangevano e si battevano il petto per lei. Ma egli disse: “Non piangete! Non è morta, ma dorme”. Essi lo deridevano, sapendo che era morta; ma egli, prendendole la mano, gridò dicendo: “Fanciulla, alzati!” E lo spirito ritornò in lei e all’istante si alzò. E ordinò di darle da mangiare. I genitori rimasero sbalorditi ma egli comandò loro di non parlare a nessuno dell’accaduto.

kinoniko

[Egli fa i suoi angeli come soffi di vento e i suoi liturghi come fiamma di fuoco.] Lodate il Signore nei cieli; lodatelo nell’alto dei cieli. Alliluia!

mercoledì 11 e venerdì 13, digiuno con olio e vino; domenica 15, digiuno con pesce, vino e olio