venerdì 28 agosto 2009

13 settembre - 14 settembre

13 settembre 2009 - domenica prima della Croce

inaugurazione della (basilica dell’) Anastasis

Tono plagale I – Vangelo Mattinale III

apolitikia

del tono Cantiamo, fedeli, e adoriamo il Logos coeterno al Padre e allo Spirito, partorito dalla Vergine a nostra salvezza: perché nella carne ha voluto salire sulla croce, sottoporsi alla morte e risuscitare i morti con la sua risurrezione gloriosa.

della Croce La vivificante croce della tua bontà, che hai donato a noi indegni, o Signore, noi te la presentiamo a intercessione. Salva i regnanti, e alla tua Città da’ pace, grazie alla Madre di Dio, o solo amico degli uomini.

della Dedica Come la bellezza del firmamento lassù, tale hai mostrato quaggiù lo splendore della santa dimora della tua gloria, Signore. Consolidala nei secoli dei secoli e accetta, per intercessione della Madre di Dio, le suppliche che in essa ti offriamo senza sosta, o vita e risurrezione di tutti.

della chiesa ...

kontakion

Cielo dalle molte luci è stata resa la Chiesa, perché illumina tutti i fedeli; tenendoci in essa noi gridiamo: Consolida, Signore, questa casa.

prokimenon

Salva, Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità. A te, Signore, ho gridato: Dio mio, non stare in silenzio con me!

apostolos

Lettura dell’epistola di Paolo ai Gàlati (6, 11-18)

Fratelli, notate con che grandi caratteri vi scrivo di mia mano. Quanti vogliono far bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. Infatti nemmeno quelli che si sono fatti circoncidere osservano la Legge, ma vogliono che voi siate circoncisi per vantarsi della vostra carne. A me non avvenga mai di vantarmi se non della croce del nostro signore Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo per me è stato crocifisso e io per il mondo. Infatti in Cristo Gesù né la circoncisione né il prepuzio sono alcunché, ma la nuova creazione. E a quanti seguiranno questa regola, pace e misericordia su di loro e sull’Israele di Dio. D’ora innanzi nessuno m’infastidisca: porto infatti nel mio corpo i contrassegni di Cristo. La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia col vostro spirito, fratelli! Amin.

alliluia

- Ho innalzato un eletto di mezzo al mio popolo; ho trovato David, mio servo; col mio santo olio l’ho unto:

- la mia mano lo soccorrerà e il mio braccio lo rafforzerà.

vangelo

Lettura del santo vangelo secondo Giovanni (3, 13-17)

Il Signore ha detto: “Nessuno è salito al cielo, fuorché colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo che è nel cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così deve essere innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui non muoia ma abbia la vita eterna. Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui”.

lunedì 14, digiuno austero; mercoledì 16, digiuno con licenza di vino e olio; venerdì 18, digiuno

14 settembre - universale esaltazione della Croce

apostolos

Esaltate il Signore Dio nostro. Il Signore ha instaurato il suo regno; si adirino i popoli: lui che siede sui Cherubini, si scuota la terra.

Lettura della prima epistola di Paolo ai Corinzi (1, 18-24)

Fratelli, la parola della croce è stoltezza per chi rovina se stesso ma per i salvati, per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e toglierò l’intelligenza degli intelligenti. Dov’è il sapiente? Dov’è il letterato? Dove l’intellettuale del momento? Dio non ha forse reso stolta la sapienza del mondo? Poiché, infatti, nella sapienza di Dio, il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della sapienza, è piaciuto a Dio salvare i credenti grazie alla stoltezza della predicazione. I Giudei chiedono segni e i Greci cercano la sapienza; noi invece annunciamo Cristo crocifisso, inciampo per i Giudei, stoltezza per i gentili, ma per i chiamati – Giudei o Greci – Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio.

- Ricordati del tuo popolo che hai radunato, che hai acquistato dal principio; hai redento lo scettro della tua eredità.

- Dio è il nostro re prima dei secoli; ha operato la salvezza in mezzo alla terra.

vangelo

Lettura del santo vangelo secondo Giovanni (19, 6-11. 13-20. 25-28. 30-35)

In quel tempo i sommi sacerdoti e i sacerdoti tennero Consiglio contro Gesù per metterlo a morte. E lo portarono a Pilato, dicendo: “Crocifiggi! Crocifiggi!” Dice loro Pilato: “Prendetelo voi e crocifiggete; io infatti non trovo colpa in lui”. Gli risposero i Giudei: “Noi abbiamo la Legge e secondo la Legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio”. Quando udì questa parola, Pilato ebbe ancor più paura ed entrato di nuovo nel pretorio dice a Gesù: “Di dove sei?” Ma Gesù non gli diede risposta. Gli dice allora Pilato: “Non mi parli? Non sai che ho potere di liberarti e potere di metterti in croce?” Gli rispose Gesù: “Non avresti alcun potere su di me se non ti fosse stato dato dall’alto”. Udite queste parole, Pilato condusse fuori Gesù e sedette sul podio, nel luogo chiamato Lithòstroto, in ebraico Gavvathà. Era la parasceve di pasqua, verso l’ora sesta. Pilato dice ai Giudei: “Ecco il vostro re!” Ma quelli gridarono: “Togli! Togli! Crocifiggilo!” Dice loro Pilato: “Metterò in croce il vostro re?” Risposero i sommi sacerdoti: “Non abbiamo re se non Cesare!” Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi allora presero Gesù e andarono. Ed egli, portando da sé stesso la croce, uscì verso il posto detto Luogo del Cranio, in ebraico Golgothà, dove lo crocifissero e con lui altri due, di qua e di là e Gesù nel mezzo. Pilato scrisse anche l’iscrizione e la pose sulla croce; vi era scritto: Gesù il Nazoreo, il re dei Giudei. Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in greco e in latino. Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Klopà e Maria Maddalena. Gesù allora, vedendo la madre e presente il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!” Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!” E da quel momento il discepolo la prese con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, perché si compisse la Scrittura disse: “Ho sete!” Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “E’ compiuto!” E reclinando il capo, rese lo spirito.

[Attenzione: il brano seguente manca in alcuni Evangeliari]

Allora i Giudei, poiché era la parasceve, perché non rimanessero sulla croce i corpi di sabato (era infatti grande quel giorno di sabato), chiesero a Pilato che fossero rotte loro le gambe e fossero tolti. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe del primo e dell’altro crocifisso con lui. Venuti da Gesù e vedendolo già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati, gli trafisse il fianco con la lancia, e subito uscì sangue e acqua. Chi ha visto ha testimoniato, e la sua testimonianza è verace, e sa di dire il vero, affinché anche voi crediate.

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