sabato 16 maggio 2009

La trasmutazione dei Doni

Il pensiero occidentale

1.       1. ritiene che la transustanziazione (cambiamento della sostanza) di pane e vino avviene quando il sacerdote, agens in persona Christi (impersonando Cristo), pronuncia le parole “Questo è il mio Corpo” e “Questo è il calice del mio Sangue”. E’ la posizione dei Cattolici.

2.     2.  ritiene che il mutamento di pane e vino in Corpo e Sangue di Cristo avviene quando il sacerdote pronuncia l’Epiclesi (la preghiera Fa’ di questo pane, ecc.). E’ la posizione di alcuni Ortodossi.

3.      3.  nega qualsiasi transustanziazione o mutamento. E’ la posizione dei Riformati.

La teologia ortodossa afferma invece che la trasmutazione di pane e vino nel Corpo e Sangue di Cristo avviene perché il sacerdote con tutta la Chiesa supplica il Padre d’inviare lo Spirito sui presenti e sui Doni, realizzando così pienamente il Regno dei cieli grazie alla “trasformazione” sia dei Doni che di quanti ricevono i Doni. La certezza che i Doni ricevuti siano il Corpo e il Sangue del Diouomo è basata sull’evangelica parola:

-        - Chiedete quel che volete e vi sarà fatto.

-       - Qualsiasi cosa chiederete al Padre nel mio nome, egli ve la darà chiedete e otterrete, affinché la vostra gioia sia piena.

-        - Se due di voi in terra si accordano per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la farà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, sono lì in mezzo a loro.

-        - Chiedete e vi sarà dato.

-        - Tutto quel che chiedete nella preghiera, abbiate fede di ottenerlo, e sarà a voi.

-        - Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

-        - Se avete fede e non dubitate, … tutto quel che, credendo, chiederete nella preghiera, lo otterrete.

E’ probabile che la posizione 3 non sia una negazione quanto una conseguenza della posizione 1\2. In effetti, le eresie sull’Eucaristia son tutte interne all’Occidente e tutte nate nell’Occidente franco-germanico, con Ratbert e Ratramn di Corbie (Francia), Hraban di Mainz (Germania), John l’Irlandese, Berengar di Tours (Francia), ecc. e rispondono all’antropocentrismo occidentale. L’uomo occidentale, in pratica, si ritiene così infallibile, così super-uomo, e poi così tecnologico e così onnipotente, che non ha bisogno di chiedere e non vuole chiedere per ottenere quel che può “fare da solo”, oppure di fatto nega la Potenza di Dio perché - sopraffatto da un pensiero debole - non ha più alcuna solida certezza, neppure nella Parola di Dio.

1 commento:

  1. Resta il fatto che Gesù, nel momento della sua consacrazione eucaristica, non ritenne necessaria la preghiera degli apostoli per la transustanziazione.
    Il sacerdote che agisce in "persona Christi", pertanto, assolve pienamente il comandamento di Gesù (fate questo in memoria di me), e lo trasmette nella sua genuina integrità; contrariamente, la posizione ortodossa, che vuole che assieme al sacerdote tutta la Chiesa supplichi affinché il pane e il vino trasmutino nel corpo e nel sangue del Signore, si allontana dalla testimonianza evangelica.
    In più mi sembra arbitrario il rimando scritturale circa la trasmutazione dei "santi doni":
    Chiedete quel che volete; qualsiasi cosa chiederete[...]piena; Se due di voi[...]loro; Chiedete e vi sarà dato; Tutto quel che chiederete[...]e sarà a voi; Qualunque cosa[...]io la farò; sono tutti riferimenti testuali che dimostrano la presenza attiva dello Spirito nel credente, in quanto è per mezzo di esso che egli partecipa alla Trinità divina, a prescindere da qualsiasi invocazione. Se si dovesse invocare il Padre affinché inviasse lo Spirito (che ha già inviato a Pentecoste, mi pare), lo Spirito sarebbe una sorta di Dio "passivo" che non potrebbe far nulla da Sé, se non glielo comanda il Padre quando è sollecitato.
    L'occidentale "domanda" al Padre, e domanda per ottenere, anche; ma con la certezza di trovarsi di fronte un Dio vicino, amico, che è Uno in Tre indivisibili persone, tutte quante sullo stesso piano di importanza.
    Il credente cattolico è "nella" Trinità in quanto vi partecipa grazie alla presenza dello Spirito Santo, che è l'immenso amore fra il Padre e il Figlio.
    Chiedo scusa, ma così descritta la Trinità sembrerebbe marcatamente distinta nelle persone, al punto tale che l'unicità di Dio, tanto importante nella rivelazione veterotestamentaria, sembra addirittura perdere la sua struttura monolitica.
    Saluti.

    Ottavio Koll

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