sabato 4 aprile 2009

Gennaio

ha 31 giorni; il giorno ha 10 ore e la notte 14 ore

 

1              La circoncisione del Signore all’ottavo giorno, e memoria del nostro padre tra i santi Basilio il Grande.

                Il nostro padre tra i santi Fulgenzio.

Claudio Gordiano Fulgenzio, figlio spirituale di sant’Eulalio, vescovo di Siracusa, fu vescovo di Ruspe in Africa. Al tempo di Trasamundo, re dei Vandali, fu espulso e si rifugiò a Cagliari, dove visse accanto al tempio del santo martire Saturnino. Si addormentò in pace nell’anno 532.

2             Il nostro padre tra i santi Silvestro, papa di Roma.

                Il nostro venerando padre Silvestro.

Questo nostro padre fu igumeno del Monastero dell’Arcangelo Michele a Draghina, ovvero Troina, nel dodicesimo secolo, al tempo in cui Guglielmo il Malvagio, re degli atei Franchi distrusse Bari e tante altre città di Puglia, Calabria e Sicilia, facendo strage di molti romani ortodossi.

3             Il santo martire Gordio, e il santo profeta Malachia.

                Sant’Antero, papa di Roma, che si addormentò nell’anno 232.

                Il nostro padre tra i santi Luciano, vescovo di Lentini.

Quando Crescente, eretico vescovo di Lentini, vietò il culto delle sante Icone e gettò nella spazzatura le reliquie dei santi, il diacono Luciano le raccolse e molte ne nascose nel Monastero di San Filippo. Quando poi l’empio vescovo fu deposto, fu innalzato alla cattedra vescovile Luciano, che per ventisette anni beneficò il suo gregge con la sua dottrina e molti prodigi.

4             Il venerando Fostirio, che sorse dall’Oriente come sole e dall’alto monte dell’Etna fu vero faro di santità.

                Il nostro venerando padre Teoktist, igumeno di Kukumio in Sicilia, cioè Càccamo.

5             I santi martiri Teopempto e Teonà. Digiuno.

6             La festa della Luce, ovvero la Teofania.

7             Sinassi del Precursore: licenza di pesce.

8             Il santo martire Giuliano, e la veneranda martire Domnica.

9             Il santo martire Polieutto.

10           Il nostro venerando padre Gregorio, vescovo di Nissa.

                Le sante Tecla e Giustina, martiri in Lentini.

                San Milziade, papa di Roma, che si addormentò nell’anno 314.

11            Il nostro venerando padre Teodosio il Cenobiarca: licenza di vino e olio.

                Il santo martire Leucio, primo vescovo di Brindisi.

                Il santo martire Igino di Atene, papa di Roma attorno al 142.

12           La santa martire Tatiana.

                Il nostro padre tra i santi Massimo, vescovo di Taormina.

13           I santi martiri Ermilo e Stratonico.

14           I venerandi martiri al Sinai e a Raithò.

                Il santo sacromartire Felice.

D’etnia sira, nacque e fu sacerdote a Nola di Campania, dove confessò la fede nel III secolo.

                San Dazio, vescovo di Milano, che si addormentò in pace nella Nuova Roma, nell’anno 552.

15           I nostri venerandi padri Paolo il Tebano e Giovanni il Calivita.

                Il santo martire Marcellino, papa di Roma nell’anno 304.

16           venerazione della preziosa catena dell’apostolo Pietro: licenza di vino e olio.

17           Il nostro venerando padre Antonio il Grande: licenza di vino e olio.

18           I venerandi nostri padri Atanasio e Cirillo, patriarchi di Alessandria: licenza di vino e olio.

                Il nostro venerando padre Massimo il Nuovo.

Figlio di santo Stefano il Cieco, despota di Srem, e di sant’Angelina, nel 1459 fu esiliato in Italia, dove rese lo spirito nell’anno 1476.

19           Il nostro venerando padre Macario l’Egiziano.

                Il nostro padre tra i santi Bassiano, vescovo di Lodi.

Figlio del Prefetto della Sicilia, nato a Siracusa, abbracciò la fede cristiana e perciò fu cacciato da casa e diseredato. Recatosi a Ravenna, vi fu ordinato sacerdote e nell’anno 373 fu eletto vescovo di Lodi. Legato da rapporti di stima e d’amicizia con sant’Ambrogio, vescovo di Milano, insieme a lui lottò l’eresia di Ario. Nell’anno 409 si addormentò nel Signore.

                Il nostro padre tra i santi Marco Eugenico, confessore della Fede ortodossa al falso sinodo di Ferrara – Firenze dell’anno 1438.

                Il venerando Macario l’Italo, che ritornò alla fede ortodossa e condusse vita ascetica a Novgorod nel 16° secolo.

20          Il nostro venerando padre Eutimio il Grande: licenza di vino e olio.

                Il santo martire Fabiano, papa di Roma nell’anno 250.

21           Il nostro venerando padre Massimo il Confessore.

Appartenente alla nobile stirpe degli Eraclidi, Primo Segretario dello Stato romano, abbandonò il mondo e vestì l’abito monastico. A causa delle invasioni persiane, nel 626 fuggì a Creta, poi a Cipro, poi in Africa e quindi si stabilì nell’antica Roma. Per la sua lotta all’eresia dei Monoteliti, dopo molto torture fu esiliato nel Caucaso, dove si addormentò nel 662.

                La santa martire Agnese.

                Il nostro padre tra i santi Zosimo, vescovo di Siracusa.

Sin dall’infanzia fu allevato nel Monastero di Santa Lucia, dove poi rivestì l’abito monastico ed ebbe l’incarico di prosmonario delle reliquie della martire siracusana. Al suo tempo a Siracusa scoppiò un violento contrasto tra i Verdi, filo-monoteliti, che avrebbero voluto eleggere vescovo un certo Venerio: grazie alla mediazione di Teodoro I, papa di Roma Antica, prevalse Zosimo, candidato degli Azzurri. Angelico padre dei poveri, egli fece restaurare nell’isola Ortigia un antico monumento: il tempio di Atena, eretto dai Dinomenidi nel 5° secolo avanti Cristo, che il vescovo Stefano aveva dedicato alla Nascita della Theotokos e che era stato devastato dai Vandali; nello stesso tempio si conserva tuttora la vasca delle Immersioni, fatta scolpire da Zosimo.

                Il nostro venerando padre Massimo il Greco.

Nato nella nobile famiglia Trivolis, per motivi di studio visse a Firenze, Bologna, Vercelli, Venezia, Padova e Ferrara, dove entrò nell’Ordine dei Frati Domenicani. Ritornato alla Fede, nel 1505 vestì l’abito monastico al Santo Monte. Chiamato dallo zar Basilio II, si stabilì in Russia, dove lavorò principalmente alla traduzione di opere liturgiche e ascetiche, e dove si addormentò nel 1555.

22          Il santo apostolo Timoteo, e il venerando martire Anastasio il Persiano: licenza di vino e olio.

23          Il santo sacromartire Clemente vescovo di Ankira, e il santo Agatangelo.

24          La nostra veneranda madre Xeni.

                I santi Babila, Timoteo e Agapio, martiri in Sicilia.

25          Il nostro venerando padre Gregorio il Teologo: licenza di vino e olio.

                Il nostro padre tra i santi Massimo, vescovo di Torino, che si addormentò nel 425 circa.

26          Il venerando Senofonte e la sua sinodia.

27           Traslazione delle reliquie del nostro padre tra i santi Giovanni il Crisostomo: licenza di vino e olio.

                San Vitaliano, papa dell’antica Roma, che si addormentò nell’anno 672.

28          Il nostro venerando padre Efrem il Siro.

                Il nostro venerando padre Callinico, igumeno del Sacro Monastero di San Nicola di Casula, che si addormentò in pace nel 1195.

29          Traslazione delle reliquie di sant’Ignazio il Teoforo.

30          I tre santi gerarchi Basilio il Grande, Gregorio il Teologo e Giovanni il Crisostomo: licenza di vino e olio.

                La lotta del sacromartire Ippolito, papa di Roma.

                Il nostro venerando padre Adriano.

Monaco a Napoli, negli anni 657-672 si stabilì in Inghilterra, e insieme al monaco Teodoro di Tarso fondò la Scuola di Canterbury, per la diffusione della cultura greco-romana.

31           I santi taumaturghi e anarghiri Ciro e Giovanni.

                I santi Giulio e Giuliano.

Il sacerdote Giulio e il diacono Giuliano, greci, al tempo del santo imperatore Teodosio predicarono il Vangelo tra i pagani del Italia settentrionale e infine si addormentarono presso il lago d’Orta, a Novara.

                Il nostro padre tra i santi Atanasio di Catania, vescovo di Methone nel nono secolo.

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