domenica 7 febbraio 2010
sabato 19 dicembre 2009
Testi domenicali
sabato 28 novembre 2009
29 novembre 2009 – domenica XIII di Luca
digiuno con pesce, vino e olio
Tono plagale IV – Vangelo Mattinale III
apolitikia
del tono Sei disceso dall'alto, o pietoso; hai accettato la sepoltura di tre giorni, per liberare noi dalle passioni: vita e risurrezione nostra, Signore, gloria a te.
della chiesa ...
kontakion
Oggi la Vergine viene nella grotta per partorire ineffabilmente il Logos che è prima dei secoli. Danza, terra tutta, che sei stata resa capace di udire questo; glorifica con gli angeli e i pastori il Dio che è prima dei secoli e che ha voluto mostrarsi come bimbo appena nato.
prokimenon
Fate voti e rendeteli al Signore nostro Dio. Dio è conosciuto in Giudea, in Israele è grande il suo nome.
apostolos
Lettura dell’epistola di Paolo agli Efesini (4, 1-7)
Fratelli, vi esorto – io, prigioniero per il Signore – a condurre una vita degna della vocazione con cui foste chiamati, con ogni umiltà, dolcezza e pazienza, sopportandovi a vicenda nell’amore, attenti a conservare l’unità dello spirito col vincolo della pace: un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza cui foste chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, una sola immersione; un solo Dio e Padre di tutti, che è sopra tutti, agisce per mezzo di tutti e dimora in tutti voi. A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono del Cristo.
alliluia
- Venite, esultiamo per il Signore, acclamiamo a Dio, nostro Salvatore;
- preveniamo il suo volto con la confessione e con salmi acclamiamo a lui.
vangelo
Lettura del santo vangelo secondo Luca (18, 18-27)
In quel tempo un capo, per metterlo alla prova, chiese a Gesù: “Maestro buono, che debbo fare per ereditare la vita eterna?” Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. Conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e la madre”. Egli allora disse: “Tutto ciò l’ho osservato fin dalla giovinezza”. Gesù ascoltò, e gli disse: “Ancora ti manca una cosa sola: vendi tutti quel che hai, distribuisci ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi”. Ma quello, udito ciò, diventò molto triste perché era molto ricco. Gesù, vedendo ch’era diventato molto triste, disse: “Quant’è difficile per chi ha beni entrare nel regno di Dio! E’ più facile per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio”. Quelli che ascoltavano dissero: “Ma allora chi può salvarsi?” Egli allora disse: “Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”.
Mercoledì 2, digiuno; con uso di vino e olio venerdì 4, e anche di pesce negli altri giorni
30 novembre - SantAndrea
Per tutta la terra è uscito il suo suono e sino ai confini del mondo le sue parole. I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani.
Lettura della prima epistola di Paolo ai Corinti (4, 9-16)
Fratelli, Dio ha messo all’ultimo posto noi apostoli, come condannati a morte, poiché siamo stati resi spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti, a motivo di Cristo; voi sapienti in Cristo. Noi deboli; voi forti. Voi gloriosi; noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, soffriamo la sete, soffriamo la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo erranti e fatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, consoliamo. Fino a oggi siamo divenuti come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti! Non per farvi arrossire vi scrivo questo, ma per ammonirvi, come miei figli amati. Potreste infatti avere anche diecimila pedagòghi in Cristo, ma non certo molti padri; io infatti vi ho generato in Cristo Gesù mediante il vangelo. Vi esorto, dunque: fatevi miei imitatori!
- Confesseranno i cieli le tue meraviglie, Signore, e la tua verità nella chiesa dei santi.
- Dio è glorificato nel consiglio dei santi; è grande e terribile su tutti quelli che lo circondano.
Lettura del santo vangelo secondo Giovanni (1, 35-52)
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!” E i due discepoli lo sentirono parlare, e seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, dice loro: “Che cercate?” Gli risposero: “Ravvì (che. tradotto, si dice: Maestro), dove abiti?” Dice loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; era circa la decima ora. Uno dei due che avevano ascoltato Giovanni e avevano seguito Gesù era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontra per primo suo fratello Simone, e gli dice: “Abbiamo trovato il Messia” (che, tradotto, è: Cristo). E lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: “Tu sei Simone, il figlio di Ionà; sarai chiamato Kifàs” (che si traduce: Pietro). Il giorno dopo Gesù volle partire per la Galilea; trova Filippo e gli dice: “Seguimi”. Filippo era di Vithsaidhà, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontra Natanaele e gli dice: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti; Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nazaret”. Natanaele gli disse: “Di Nazaret può essere qualcosa di buono?” Filippo gli dice: “Vieni e vedi”. Gesù, visto Natanaele che gli veniva incontro, dice di lui: “Ecco davvero un Israelita, in cui non c’è falsità”. Natanaele gli dice: “Da dove mi conosci?” Gesù rispose e gli disse: “Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico”. Gli risponde Natanaele: “Ravvì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei re d’Israele!” Rispose Gesù e gli disse: “Perché ti ho detto che ti ho visto sotto il fico, credi? Vedrai cose più grandi di queste!” Poi gli dice: “In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”.
giovedì 19 novembre 2009
Celebrazioni a Reggio – Novembre
Domenica 1 ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia
Lunedì 2 ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia
Sabato 7 ore 17, Vespro
Domenica 8 ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia
Giovedì 12 ore 17, Vespro
Venerdì 13 san Giovanni Crisostomo ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia
Sabato 14 ore 17, Vespro
Domenica 15 ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia
Venerdì 20 ore 17, Vespro
Sabato 21 ingresso della Tuttasanta ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia; ore 17, Vespro
Domenica 22 ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia
Martedì 24 ore17, Vespro
Mercoledì 25 santa Caterina ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia
Sabato 28 ore 17, Vespro
Domenica 29 ore 8.30, Mattutino - Liturgia; ore 17, Vespro
Lunedì 30 sant’Andrea ore 8.30, Mattutino - divina Liturgia
Confessione di fede ortodossa
Da qualche mese è diffuso in Grecia un “manifesto” contro certe forme di Ecumenismo, che rigetta qualsiasi forma di concelebrazione - compresa la preghiera in comune – con gli eterodossi. Il Documento, particolarmente duro con quanti chiama Papisti, afferma che solo la Chiesa (ortodossa) può essere definita veramente “Chiesa”, e che essa è “l’unica Chiesa”; sostiene infine che nei confronti degli eterodossi bisogna dimostrare un amore sincero, una carità che però non nasconda la verità e che spieghi gli errori, per aiutare alla conversione degli erranti. Il Documento non è molto approfondito sul piano teologico (e non fa distinzione tra dogma e legittima diversità di usanze), ma ha raccolto e continua a raccogliere l’adesione di vescovi (primo firmatario e forse ispiratore, il metropolita del Pireo), igumeni, sacerdoti e diaconi, monaci e teologi.
Migrazione interna
Statistiche ufficiali parlano di quasi centomila persone che ogni anno lascerebbero l’Italia meridionale per trasferirsi stabilmente al Nord e all’estero. In effetti siamo abituati a un continuo flusso “migratorio” (estate e inverno molti di noi sono pendolari), ma la nuova crisi economica ha già creato e sicuramente creerà altri problemi anche alla nostra attività pastorale.
22 novembre 2009 – domenica dopo festa
digiuno con pesce, vino e olio
Tono grave – Vangelo Mattinale II
apolitikia
del tono Con la tua croce hai distrutto la morte; hai aperto al ladrone il paradiso; hai mutato in gioia il lamento delle miròfore, e ai tuoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.
della festa Oggi è il preludio del beneplacito del Signore e il primo annuncio della salvezza degli uomini. Agli occhi di tutti la Vergine si mostra nel tempio di Dio, e a tutti preannuncia il Cristo. Anche noi a gran voce a lei acclamiamo: Gioisci, compimento dell’economia del Creatore.
della chiesa ...
kontakion
Il purissimo tempio del Salvatore, il tàlamo prezioso e verginale, il tesoro sacro della Gloria di Dio, è oggi introdotto nella casa del Signore, portandovi insieme la grazia del divino Spirito, e gli angeli di Dio a lei inneggiano: Costei è celeste dimora.
prokimenon
Il Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il popolo suo con la pace. Portate al Signore, figli di Dio; portate al Signore gli agnelli.
apostolos
Lettura dell’epistola di Paolo agli Efesini (2, 14-22)
Fratelli, Cristo è la nostra pace, lui che di due popoli fece una sola unità abbattendo il muro divisorio, annullando nella sua carne l’inimicizia - la legge dei dogmatici precetti – per creare in se stesso, dei due popoli, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare con Dio entrambi - in un solo corpo - mediante la croce, dopo aver ucciso in se stesso l’inimicizia. E venne per evangelizzare la pace a voi, i lontani, e pace ai vicini, perché, per suo mezzo, entrambi abbiamo libero accesso al Padre in un solo Spirito. Così dunque non siete più stranieri né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni edificio cresce in armoniosa disposizione come tempio santo nel Signore; in lui anche voi siete incorporati nella costruzione come dimora di Dio nello Spirito.
alliluia
- E’ bene confessare al Signore e salmeggiare al tuo nome, Altissimo,
- per annunciare al mattino la tua misericordia e la tua verità lungo la notte.
vangelo
Lettura del santo vangelo secondo Luca (12, 16-21)
Il Signore ha detto questa parabola: “Fu produttiva assai la campagna di un uomo ricco. Discorreva tra sé, dicendo: Non ho dove raccogliere i miei raccolti, come farò? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi, vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni, e dirò all’anima mia: Anima, hai molti beni messi da parte per molti anni. Riposati, mangia, bevi e sta’ allegra. Ma Dio gli disse: Stolto! questa stessa notte ti verrà richiesta l’anima, e a chi andranno le cose che hai preparato? Così accade a chi accumula tesori per sé stesso e non si arricchisce davanti a Dio”.
Venerdì, digiuno; con licenza di vino e olio mercoledì, e anche di pesce negli altri giorni
25 novembre - Santa Caterina \ San Mercurio
Mirabile è Dio nei suoi santi, il Dio d’Israele. Nelle Chiese benedite Dio, il Signore dalle fonti d’Israele.
Lettura dell’epistola di Paolo ai Filippesi (3, 20 – 4, 3)
Fratelli, la nostra patria è nei cieli, donde aspettiamo con ansia il Salvatore, il Signore Gesù Cristo, che trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, secondo l’energia del suo potere di sottomettere a sé tutte le cose. Pertanto, fratelli miei amati e desiderati, mia gioia e mia corona, siate saldi così nel Signore, carissimi.
- Ho atteso, tanto atteso il Signore, e si è volto a me e ha esaudito la mia supplica,
- ha posto i miei piedi sulla roccia.
Lettura del santo vangelo secondo Giovanni (15, 17 - 16, 2)
Il Signore ha detto ai suoi discepoli: “Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri. Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordate la parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono chi mi ha inviato. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero il peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero il peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. Questo perché si adempisse quella parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione. Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli testimonierà per me; e anche voi testimoniate, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non siate scandalizzati. Sarete espulsi dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio”.
[Typikà recenti indicano il vangelo del 21 novembre (come finefesta); altri, che considerano solo la festa di santa Caterina, indicano Galati 3, 23 – 4, 5 e Marco 5, 24-34, per un loro generico – e forse infelice – riferimento alla donna]