venerdì 23 ottobre 2009

25 ottobre 2009

25 ottobre 2009 – domenica XX di Luca

santi Marciano e Martirio

Tono III – Vangelo Mattinale IX

apolitikia

del tono Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte; è divenuto primogenito dai morti; dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.

dei santi I tuoi martiri, Signore, con la loro lotta hanno ricevuto da te, nostro Dio, le corone dell’incorruttibilità: con la tua forza infatti hanno abbattuto i tiranni e hanno anche spezzato le impotenti audacie dei demoni. Per le loro preghiere, Cristo Dio, salva le anime nostre.

della chiesa ...

kontakion

Avvocata mai confusa dei cristiani, stabile mediatrice presso il Creatore, non disprezzare le supplici voci dei peccatori, ma accorri in aiuto, tu che sei buona, di chi con fede a te grida: Presto intercedi per noi, affrettati a salvarci, tu che sempre proteggi chi ti onora, Madre di Dio.

prokimenon

Salmeggiate al nostro Dio, salmeggiate, salmeggiate al nostro re, salmeggiate. Genti tutti, battete le mani, acclamate Dio con voci di esultanza.

apostolos

Lettura dell’epistola di Paolo ai Gàlati (1, 11-19)

Fratelli, vi rendo noto che il vangelo da me evangelizzato non è secondo l’uomo: infatti non l’ho ricevuto da un uomo né sono stato ammaestrato se non per rivelazione di Gesù Cristo. Avete udito della mia condotta d’un tempo nel giudaismo: perseguitavo oltre ogni limite la Chiesa di Dio e la devastavo. Superavo nel giudaismo molti coetanei del mio popolo, essendo ben più di loro zelante delle tradizioni dei miei padri. Quando poi piacque a Dio - che mi aveva separato fin dal ventre di mia madre e mi aveva chiamato con la sua grazia - di rivelare il Figlio suo in me, affinché lo evangelizzassi ai gentili, subito, senza chiedere consiglio alla carne o al sangue, senza salire a Gerusalemme da quelli che erano apostoli prima di me, partii per l’Arabia e poi tornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per vedere Kifàs e mi trattenni presso di lui quindici giorni. Degli apostoli non vidi altro se non Giacomo, il fratello del Signore.

alliluia

- In te, Signore, ho sperato, che io non resti confuso in eterno. Nella tua giustizia liberami e scampami.

- Sii per me un Dio protettore e un luogo fortificato per salvarmi.

vangelo

Lettura del santo vangelo secondo Luca (8, 27-39)

In quel tempo Gesù giunse nella regione dei Gadareni e dalla città gli venne incontro un uomo che aveva demoni. Da molto tempo non portava vestito, né abitava in casa ma nei sepolcri. Quando vide Gesù, si prostrò davanti a lui urlando e a gran voce disse: “Che c’è tra me e te, Gesù, Figlio di Dio, l’Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!” Infatti comandava allo spirito impuro di uscire dall’uomo: molte volte infatti si era impossessato di lui. Era stato legato con catene e imprigionato con ceppi, ma spezzando i legami, dal demonio era portato via nei deserti. Gesù gli domandò: “Che nome hai?” Rispose: “Legione!”, perché erano entrati in lui molti demoni. E lo supplicavano che non intimasse loro di andare nell'abisso. C’era lì un numeroso branco di porci che pascolava sul monte. Lo supplicarono che permettesse loro di entrarvi, ed egli lo permise. Usciti dunque dall’uomo, i demoni entrarono nei porci e il branco si gettò giù dal dirupo nel lago, e affogò. I mandriani, quando videro quel che era accaduto, fuggirono, annunziando il fatto nella città e nelle campagne. La gente uscì per vedere ciò che era accaduto e, quando arrivarono da Gesù, trovarono l’uomo dal quale erano usciti i demoni, vestito e sano di mente, seduto ai piedi di Gesù. Ed ebbero paura. Quelli che avevano visto dissero loro come l’indemoniato era stato salvato. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gadareni lo pregò di partire da loro, perché erano stretti da grande paura. Gesù allora, salito su una barca, tornò indietro. L’uomo dal quale erano usciti i demoni gli chiese di restare con lui ma egli lo congedò dicendogli: “Torna a casa tua e racconta quel che Dio ti ha fatto”. L’uomo se ne andò e proclamò per tutta la città quel che Gesù aveva fatto per lui.

mercoledì 28: digiuno con olio e vino; venerdì 30: digiuno

26 ottobre: san Demetrio

Gioirà il giusto nel Signore e spererà in lui, e si glorieranno tutti i retti di cuore. Esaudisci, o Dio, la mia preghiera quando ti supplico.

Lettura della seconda epistola di Paolo a Timòteo (2, 1-10)

Diletto figlio Timòteo, raffòrzati nella grazia che è in Cristo Gesù, e le cose che hai udito da me attraverso molti testimoni, consegnale a uomini fidati, che siano capaci di insegnare anche agli altri. Soffri con me da buon soldato di Cristo Gesù. Nessuno che fa il servizio militare s’immischia nelle faccende della vita, per far piacere a chi lo ha arruolato. Chi lotta con qualcuno, non viene incoronato se non lotta correttamente: l’agricoltore che lavora deve ricevere i frutti per primo. Rifletti a quanto ti dico; il Signore ti darà intelligenza in tutto. Ricordati che Gesù Cristo, risuscitato dai morti, è del seme di David, secondo il mio vangelo. Per questo subisco, come un malfattore, fino alle catene; ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io tutto sopporto per gli eletti, perché anch’essi ottengano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.

- Il giusto fiorirà come palma, si moltiplicherà come cedro del Libano.

- Piantato nella casa del Signore, negli atri del nostro Dio fiorirà.

Lettura del santo vangelo secondo Giovanni (15, 17 - 16, 2)

Il Signore ha detto ai suoi discepoli: “Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri. Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordate la parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono chi mi ha inviato. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero il peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero il peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. Questo perché si adempisse quella parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione. Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli testimonierà per me; e anche voi testimoniate, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non siate scandalizzati. Sarete espulsi dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio”.

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