venerdì 11 settembre 2009

Le Antifone

corrispondono all’Introitus della tradizione latina e, infatti, niente altro erano che salmi cantati mentre si andava dal luogo del raduno (per esempio, il Foro) alla chiesa scelta di volta in volta per la celebrazione eucaristica (le piccole ektenie corrispondono a soste lungo il tragitto). La nostra III antifona corrisponde all’ingresso in chiesa: si intronizzava l’Evangelario, dando subito inizio – con le letture - alla divina Liturgia. Il nome indica il tipo di esecuzione: il salmista canta(va) il salmo mentre il popolo, a ogni versetto, antifona(va) = risponde(va) con un ritornello (anche solo acclamando: Alliluia!). Questo tipo si è conservato maggiormente nella tradizione latina; tra gli ortodossi, vedi l’esecuzione del salmo 81 (Dio sta nell’assemblea degli dei), antifonato con il versetto Sorgi, o Dio, giudica la terra In alcuni giorni (per esempio: nelle feste despotiche, del Signore) si cantano salmi appropriati [purtroppo sparsi tra Typikon, Minei, Apostolos, ecc.; in greco, raggruppati da K. Papaghianni nell’Enkolpion tu anaghnostu ke tu psaltu, Atene, Apostoliki Dhiakonia, 2006], mentre di solito si cantano i Typikà, vale a dire:

I Antifona (salmo 102)

Benedici, anima mia, il Signore e tutto il mio intimo il suo santo nome. Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare tutte le sue lodi.

Egli perdona tutte le tue iniquità, guarisce tutte le tue malattie.

Redime dalla corruzione la tua vita, ti corona di misericordie e di compassioni.

Sazia di beni la tua brama, sarà rinnovata, come di aquila, la tua giovinezza.

Opera misericordie il Signore e il giudizio per tutti quelli che subiscono ingiustizia.

Ha fatto conoscere le sue vie a Mosè, ai figli di Israele le sue volontà.

Pietoso e misericordioso è il Signore, longanime e ricco di misericordia. Non per sempre sarà adirato, né in eterno sarà in collera.

Non secondo i nostri peccati ha agito con noi, né secondo le nostre iniquità ci ha retribuiti.

Perché come l’altezza del cielo dalla terra ha rafforzato il Signore la sua misericordia su quelli che lo temono.

Quanto dista l’oriente dall’occidente ha allontanato da noi le nostre iniquità.

Come un padre ha pietà dei figli, ha avuto pietà il Signore di quelli che lo temono: perché egli sa di che siamo plasmati. Ricordati che siamo polvere!

L’uomo, come l’erba i suoi giorni: come un fiore del campo, così sfiorirà.

Perché un soffio passa in lui, e non sussisterà e non conoscerà più il suo luogo. Ma la misericordia del Signore è da sempre e in eterno su quelli che lo temono.

E la sua giustizia sui figli dei figli, per coloro che custodiscono la sua alleanza e si ricordano dei suoi comandi per compierli.

Il Signore nel cielo ha preparato il suo trono e il suo regno domina tutto.

Benedite il Signore, voi tutti angeli suoi, potenti e forti esecutori della sua parola appena udite la voce delle sue parole.

Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi ministri esecutori delle sue volontà.

Benedite il Signore, voi tutte opere sue in ogni luogo del suo dominio; benedici, anima mia, il Signore. Gloria al Padre… E ora e sempre …

II Antifona (salmo 145)

Loda, anima mia, il Signore; loderò il Signore nella mia vita, salmeggerò al mio Dio finché esisto.

Non confidate nei principi e nei figli degli uomini, che non hanno salvezza. Uscirà il suo spirito e ritornerà alla sua terra. In quel giorno periranno tutti i loro pensieri.

Beato colui che ha per aiuto il Dio di Giacobbe, la cui speranza è nel Signore suo Dio. E’ lui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi; che custodisce la verità in eterno, opera il giudizio per chi subisce ingiustizia, dà cibo agli affamati.

Il Signore scioglie gli uomini in ceppi; il Signore fa sapienti i ciechi; il Signore rialza chi è abbattuto; il Signore ama i giusti; il Signore custodisce i forestieri.

Solleverà l’orfano e la vedova e farà sparire la via dei peccatori. Regnerà il Signore in eterno, il tuo Dio, Sion, di generazione in generazione.

Gloria al Padre… E ora e sempre… Unigenito…

III Antifona (Beatitudini)

I Makarismì si cantano intercalando

- i 6 tropari della Paraklitikì; oppure,

- nella festa d’un santo, i tropari della III e della VI ode del canone; oppure,

- nelle domeniche, gli 8 tropari anastasimi; oppure,

- nella festa d’un santo che cade di domenica, 4 anastasimi e 4 della VI ode del canone; oppure

- nella festa d’un santo che cade in un giorno di fine-festa coincidente con una domenica, 4 anastasimi, 4 della III ode della festa e 4 della VI ode del santo.

Nel tuo regno ricordati di noi, Signore, quando sarai giunto nel tuo regno. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati gli afflitti, perché saranno consolati.

Beati i miti, perché erediteranno la terra.

Beati gli affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insultano, vi perseguitano e, mentendo, dicono ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

Gloria al Padre…

E ora e sempre…

Nelle piccole comunità forse ci si dovrà limitare a proclamare i salmi e le Beatitudini. Nei giorni comuni (ormai, anche nelle domeniche correnti), di solito si cantano le antifone dette appunto solite, costituite solo da alcuni versetti dei salmi 91, 92 e 94:

I Antifona

- E’ bene confessare il Signore e salmeggiare al tuo nome, Altissimo,

Per le preghiere della Madre di Dio, Salvatore, salvaci.

- per annunciare al mattino la tua misericordia e la tua verità lungo la notte;

Per le preghiere della Madre di Dio, Salvatore, salvaci.

- perché retto è il Signore Dio nostro e in lui non c’è ingiustizia.

Per le preghiere della Madre di Dio, Salvatore, salvaci.

- Gloria… E ora e sempre…

Per le preghiere della Madre di Dio, Salvatore, salvaci.

II Antifona

- Il Signore ha instaurato il suo regno; si è rivestito di splendore, si è rivestito il Signore di potenza e se ne è cinto;

Per le preghiere dei tuoi santi, salva noi, Signore! [nelle domeniche: Salva noi, Figlio di Dio risorto dai morti, ché a te cantiamo: Alliluia!]

- e così ha reso saldo il mondo, che non sia scosso.

Per le preghiere dei tuoi santi, salva noi, Signore! [nelle domeniche, c.s.]

- Alla tua casa si addice la santità, Signore, per la lunghezza dei giorni.

Per le preghiere dei tuoi santi, salva noi, Signore! [nelle domeniche, c.s.]

- Gloria… E ora e sempre…

Unigenito…

III Antifona

- Venite, esultiamo per il Signore, acclamiamo a Dio, nostro Salvatore.

Salva noi, Figlio di Dio, mirabile tra i santi, ché a te cantiamo: Alliluia! [nelle domeniche, l’apolitikio del tono]

- Preveniamo il suo volto con la confessione e con salmi acclamiamo a lui; perché Dio grande è il Signore e grande re sopra tutti gli dei;

Salva noi, Figlio di Dio, mirabile tra i santi, ché a te cantiamo: Alliluia! [nelle domeniche, c.s.]

- perché nella sua mano i confini della terra e le altezze dei monti appartengono a lui; suo, infatti, è il mare: è lui che lo ha fatto e la terra ferma, l’hanno plasmata le sue mani.

Salva noi, Figlio di Dio, mirabile tra i santi, ché a te cantiamo: Alliluia! [nelle domeniche, c.s.]

- Gloria… E ora e sempre…

Salva noi, Figlio di Dio, mirabile tra i santi, ché a te cantiamo: Alliluia! [nelle domeniche, c.s.]

Le antifone vanno cantate integralmente (sono già ridotte a soli 3 vv del salmo!): non è lecito – per alcun motivo – ridurle al solo ritornello; in piccole comunità – e soprattutto in edifici di piccole dimensioni - potrebbe essere tollerato soltanto che, proclamati di seguito i tre versetti della terza antifona, si canti una volta sola l’apolitikio.

Nessun commento:

Posta un commento