venerdì 7 agosto 2009

San Nicodemo dell'Athos: La Magia

(sintesi de La cristiana etica dei cristiani)

Conviene a quanto dirò tra poco che io prenda in prestito il lamento del profeta Geremia, per gridare anch’io con dolore: “Chi darà ai miei occhi una fonte di lacrime, per piangere amaramente notte e giorno sul popolo cristiano?” (Ger 9, 1). Chi non piangerà, invero, vedendo che il Figlio di Dio, con la sua morte in croce, ha vinto tutti i demoni, mentre i cristiani, con magie varie, li rendono di nuovo vincitori e trionfanti? Chi non verserà lacrime amare al pensiero che il nostro Signore Gesù Cristo ha riscattato dalla tirannia del diavolo il mondo e i cristiani, mentre i cristiani, con la magia, riportano il diavolo nel mondo e di nuovo lo prendono a loro dominatore?

E’ lacrimevole o no il presente stato dei cristiani, visto che essi, con magiche arti e satanici sotterfugi, in sostanza fanno rivivere il culto dei demoni? In pubblico adorano il vero Dio, ma in privato lo rinnegano e adorano il diavolo. Che imbroglio! Inganno nascosto e fraudolento, che danneggia l’anima e porta alla morte!

Ho deciso perciò di smascherare la menzogna e ammonire i cristiani che non devono darsi alla magia né fare uso d’alcun tipo di magia.

Da quando il diavolo si è allontanato dal Dio unico, è caduto nella molteplicità, diventando multiforme e diviso in molteplici parti. Ecco quindi che le forme del male e delle magie – da lui macchinate e sparse fra i miseri umani – sono svariate, pressoché senza numero.

Eccone le principali forme:

1. Magia propriamente detta. E’ una tecnica, per così dire, con la quale si chiamano i demoni, s’interrogano ed essi rispondono rivelando ora ricchezze ora spiegazioni di sogni, e a volte cose nascoste. Quanti esercitano questa tecnica sono detti “maghi” e sostengono l’esistenza di tre classi di demoni: dell’aria (che ritengono buoni), della terra (sia buoni che cattivi) e degli inferi, cioè sotto terra (malèfici). In realtà, tutti i demoni sono malvagi e operano il male: non sono mai benèfici.

2. Divinazione. E’ praticata dagli indovini. Essi sono servitori dei demoni; utilizzano il palmo della mano o qualche offerta o falsi impiastri o altri illeciti mezzi. Gli indovini dicono che possono conoscere il futuro.

3. Incantesimo. E’ praticato dagli incantatori. E’ così detto dai “canti” (pianti) che fanno tra le tombe, quando chiamano i demoni e chiedono loro di nuocere a qualcuno, paralizzandolo, accecandolo, facendolo insomma ammalare. Soprattutto, essi fingono di far uscire i morti dall’ade! Degli incantatori fanno parte anche quelli che “vedono” fantasmi vari tra le tombe e le scoperchiano, col pretesto di dare fuoco ai vampiri. Alcuni di questi uomini, chiamati stregoni, alle suppliche rivolte ai demoni mischiano salmi di David e i nomi dei santi, di Cristo, della Madre di Dio.

4. Venefìci. Chi fa venefìci prepara certe bevande “drogate”, per fare morire qualcuno oppure oscurargli la mente o procurargli qualche passione carnale. A essi si rivolgono specialmente le donne, per sedurre e attirare l’uomo che desiderano.

5. Auspici. Gli auspici affermano di predire il futuro dal modo in cui volano gli uccelli o dal verso degli animali. A essi appartengono anche i superstiziosi, i quali badano a chi incontrano, specie quando stanno per partire o vanno a pesca, insomma quando stanno per intraprendere qualcosa. Essi credono specialmente alle carte, ai portafortuna, al destino, ai presagi, al malocchio, ai sogni. Considerano alcuni giorni fausti e altri infausti – come il martedì, per esempio – e temono d’iniziare qualsiasi cosa nei giorni infausti. Credono che porti male portare il braciere nelle case dei vicini; venerano la luna nuova; credono alle nereidi (sirene) e ai folletti. Essi stanno attenti alle reazioni fisiche del loro corpo, e dicono: “Questo, significa questa cosa”, se per esempio prude la mano, o tremano le palpebre, oppure fischia l’orecchio. Quando costruiscono una casa oppure si mettono a fare una barca, macellano - nelle fondamenta o sulla carena - un uccello, o una pecora o un altro animale, presentando così un’offerta sacrificale al diavolo.

6. Astrologia. L’astrologo dice che l’ispirazione degli atti umani è determinata dal movimento degli astri. Nelle stelle indicano gli istinti dell’animo e nella loro disposizione le varie vicende della vita. Dagli astri, con l’aiuto dei demoni, affermano di predire il futuro, trattando così le stelle come se fossero stravaganti divinità.

7. Amuleti. I fabbricanti di talismani li realizzano avvolgendo fili di seta e scrivendovi nomi demoniaci. Molti li mettono al collo oppure al polso per essere protetti dal male. Come costoro, sono quanti sputano in petto, come per intralciare con lo sputo il malocchio.

8. Falò. Con falò rituali cercano di indovinare il futuro e la sorte di un uomo, con formule varie, invocazioni e cose simili. Cose simili si fanno ancor oggi in molti posti – specie nelle isole – per la natività del Precursore (24 giugno). Di solito si comprendono anche quei bracieri che alcuni accendono davanti ai loro magazzini, per saltarvi poi sopra.

Questi sono i principali tipi di magia. Ve ne sono molti altri. La maggior parte è segnalata nella Sacra Scrittura e nei canoni dei sacri Concili (in particolare, del 6° Concilio Ecumenico).

E’ tempo ormai di dire come sia del tutto inaccettabile che i cristiani facciano qualsiasi tipo di magia. Essa era vietata agli Ebrei, spiritualmente infantili; tanto più è vietata ai cristiani, figli della verità e della grazia evangelica.

Nel Deuteronomio, Dio ordinò agli Ebrei: “Non si trovi tra te uomo che purifichi suo figlio o sua figlia con il fuoco, che eserciti la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia, né chi consulti gli spiriti con incanti o da ventriloquo, né osservatore di prodigi che interroghi i morti” (Deut 18, 10-11). Nel Levitico, in particolare, Dio dispone di non avvicinare alcuno di quelli che praticano tali cose, per non contaminarsi: “Non accostatevi (ai maghi) né contaminatevi con loro; io sono il Signore Dio vostro” (Lev 19, 26. 31).

Dio vieta la magia perché porta alla venerazione, all’adorazione dei demoni, sia chi la pratica che chi la richiede: costituisce perciò peccato mortale. Del resto, le arti magiche non possono dare alcun vantaggio: “Magie e auspici e sogni sono cose vane”, dice la Scrittura (Sirach 34, 5).

Per questo motivo i santi apostoli comandano ai cristiani di non usare alcun tipo di magia: “Non fare magie; non fare incantesimi” (Cost. ap. 7, 9), “State lontano da incantesimi, falò, magie, lustrazioni, auspici, ornitoscopie, necromanzie, evocazioni spiritiche” (2, 62).

Cristiani, riflettete che quando avete ricevuto il santo battesimo, il sacerdote, anzi Cristo stesso vi ha chiesto: “Rinunci al satana, a tutte le sue opere, a ogni suo culto e a ogni sua vanità?” Ciascuno di voi, per bocca del padrino, ha risposto: “Rinuncio”. Non solo al satana, ma “a tutte le sue opere”, “a ogni suo culto” e “ogni sua vanità”. Qual è il “culto” del satana? San Cirillo di Gerusalemme risponde che consiste nelle divinazioni, nei venefici e in tutte le altre forme di magia che abbiamo elencato. Qual è la sua “vanità”? Il santo Crisostomo dice che sono i teatri, gli ippodromi, i falò, e ogni peccato.

Dovete essere dunque consapevoli, fratelli, che vi sarà chiesto conto, nel giorno del Giudizio, della vostra professione di fede e rinuncia.

Sappiate che dovete mantenere perfetto il patto stabilito con Dio. Come potete abbandonare Cristo e rivolgervi a maghi e maghe, cioè al diavolo stesso?

Quelle parole – “Rinuncio al satana, a tutte le sue opere, a ogni suo culto e ogni sua vanità” – siano sempre sulle vostre labbra e nella vostra mente, come freno e impedimento a qualsiasi forma di magia. Quelle parole faranno sì che, quando uscite di casa, non avrete paura dei “brutti incontri” con altri, né di versi e voli d’uccelli, o di altre cose simili. Quelle stesse parole, accompagnate dal segno di croce, faranno sì che non abbiate paura nemmeno del diavolo con tutte le sue diaboliche schiere. Soltanto, non tralasciate di ripeterle sempre o ovunque, come consiglia la bocca aurea di san Giovanni:

“Vi supplico di mantenervi esenti dall’inganno della magia, tenendo queste parole come sostegno. Come non andate mai al mercato nudi o scalzi, così non andate in alcun posto senza dire in continuazione la frase: Rinuncio al satana, a tutte le sue opere, a ogni suo culto e ogni sua vanità. Non varcate mai la soglia di casa senza dire questa frase. E’ la vostra difesa, la vostra arma, la fortezza inviolabile che vi custodisce. Soprattutto, sigillatevi con il segno di croce. In questo modo, non solo un uomo, ma neppure il diavolo stesso potrà toccarvi, vedendovi sempre con queste difese”

Il motivo per cui gli uomini d’oggi sono caduti nelle opere del diavolo, specialmente nella magia, è che non considerano le promesse che hanno fatto a Cristo quando sono stati battezzati: le hanno dimenticate e del tutto spente nella loro memoria e nel loro cuore. Si applicano perciò a loro le parole dette dal Signore: “Quando lo spirito impuro (il demonio) va via da un uomo, si aggira per luoghi deserti cercando dove posarsi, e non lo trova (perché trova riposo solo quando domina l’uomo e lo rende malvagio). Allora dice: Tornerò di nuovo a casa mia (ovvero nel cuore dell’uomo), da dove sono andato via. E quando arriva, trova la casa incustodita, spazzata, abbellita, pronta (ovvero trova l’uomo distratto e pronto a riaccoglierlo). Allora va, chiama altri sette demoni, peggiori di lui, e vi stabilisce la sua dimora, non più da solo. E così la situazione dell’uomo alla fine è più grave che prima (del battesimo)” (Mt 12, 43-45).

Tutti i cristiani che hanno rapporti con la magia, scacciano quindi dal loro cuore la grazia divina, lo Spirito Santo, e vi introducono lo spirito impuro, il demonio. E con l’energia demoniaca compiono ogni sorta di stranezze sataniche. Pertanto, come possono essere e chiamarsi cristiani quanti hanno rapporti con la magia? Cristiani adoratori di satana? Inaudito, impossibile! Come possono andare d’accordo la luce e le tenebre, i figli di Dio e i figli di satana? E’ inutile che uomini simili dicano di essere cristiani. Sono cristiani solo a parole; nei fatti sono traditori di Cristo, infedeli, idolatri, adoratori di satana.

Cosa dichiarano alcuni cristiani? Dicono: Noi ricorriamo ai maghi (cioè ai demoni) perché

a) troviamo guarigione dalle nostre malattie;

b) scopriamo il futuro e altri segreti;

c) avendo timore dei demoni, vogliamo placarli attraverso la magia.

Rispondiamo allora a queste affermazioni:

a) Soltanto Dio guarisce veramente.

Stupido uomo, ti affidi ai maghi per guarire? Credi che davvero il diavolo guarirà la tua malattia? Proprio lui che sin dall’inizio è assassino (Gv 8, 44) e ha dato alla morte tutta la stirpe degli uomini? Non hai visto come i demoni non hanno potuto guarire neppure i loro stessi maghi dalle piaghe inferte loro da Mosé in Egitto (Es 9, 11)? E adesso farebbero qualcosa di buono per te? Se i demoni non hanno pietà della tua anima, dovrebbero prendersi cura del tuo corpo? Ma scherziamo! Per il diavolo non c’è niente di più gustoso che angariare in qualsiasi modo l’uomo. E’ più facile che il fuoco ghiacci e la neve bruci, piuttosto che il diavolo ti guarisca davvero. Egli non può, non vuole e non sa guarirti. Se pensi che egli può, vuole e sa, credi che se Dio non glielo permettesse, da solo non potrebbe fare alcunché.

Fratelli, credete dunque che solo Dio è il vero medico delle anime e dei corpi. Medici e demoni non guariscono davvero: è solo fantasia. E se anche si risolvono a guarire il vostro corpo – col permesso di Dio – sappi che lo guariscono allo scopo di uccidere la vostra anima. Come? Sviandovi dalla fede in Cristo per spingervi a credere in loro. Qual è dunque il vantaggio d’avere qui una temporanea salute e nell’altra vita una dannazione eterna? Meglio perderla, questa salute; meglio perderla, questa vita!

Fratelli miei, il diavolo è un pescatore scaltro assai. Getta una piccola esca e cerca di prendere un pesce grosso. Con gioia vi dà un poco di salute, ma solo per togliervi il paradiso, per farvi dannare in eterno! Per un piccolo problema, come potete mai abbandonare il dolce Cristo (vostro creatore, salvatore e vero medico) per rivolgervi al maledetto diavolo (vostro tiranno e assassino)? Avete il cuore di disprezzare i santi (vostri amici, benefattori, guaritori) per rifugiarvi da maghi e demoni (vostri nemici giurati)? Credete veramente che quel che fa una megera lunatica, una zingara, una maga, non possa farlo Cristo? Credete che carboni, ferri di cavallo e amuleti diabolici non hanno almeno lo stesso potere che la croce, l’acqua consacrata e gli altri terapeutici strumenti della nostra fede? Infelici creature! Generazione incredula e dura di cuore! Ha ragione Cristo di lamentarsi e lagnarsi, esclamando con il profeta Isaia: “Ascolta, cielo, e tu terra sta’ attenta: ho fatto un figlio, l’ho cresciuto ed egli mi ha rinnegato” (Is 1, 2).

Vi prego, fratelli miei, non rattristate Gesù; non dimostratevi anche voi ingrati nei confronti del vostro grande benefattore. Non andate da maghi, maghe, zingare. Se state male, rivolgetevi a Cristo con fede viva, e chiedete a lui la salute. Egli è il vostro padre affettuoso. Se vi ha mandato una malattia, l’ha data per mettere alla prova la vostra pazienza, per incoronarvi di gloria e per vedere se lo amate davvero.

Rivolgetevi anche alla Signora Madre di Dio, che guarisce i malati e consola gli afflitti. Rivolgetevi, infine, ai santi tutti, e supplicateli con fervore. Otterrete così la vera terapia.

Se però non ottenete la guarigione tanto desiderata, se Dio vi lascia tribolare perché ciò è utile alle vostre anime, dovete essere forti lo stesso, e saldi nella fede. Preferite mille volte la morte, piuttosto che andare da maghi, e quindi rinnegare Cristo.

b) Solo Dio conosce i segreti.

Chi vuole conoscere il futuro e altre cose segrete, sappia che solo Dio conosce i segreti e che solo Dio ha precognizione del futuro. Gli angeli e gli uomini a volte sanno qualche segreto, ma non da se stessi: per rivelazione di Dio. Maghi e demoni, essendo ottenebrati e privi di luce divina, non possono conoscere alcun mistero, neppure il futuro dei singoli uomini. L’uomo infatti è auto-determinato: se vuole, inclina al bene; se non vuole il bene, inclina al male. E’ quindi sconosciuto il suo sviluppo e la sua fine. Per questo motivo Dio deride Babilonia, i cui abitanti credevano in astrologi e demoni, dicendo: “Ti salvino ora gli astrologi; prevedano pure, gli osservatori delle stelle, cosa sta per capitarti!” (Is 47, 13)

Certo, i demoni prevedono molte cose, però superficialmente e materialmente, deducendo gli eventi dalle leggi di natura, proprio come molti sapienti o scienziati. Tutto ciò che invece è nel profondo del cuore, lo conosce esattamente soltanto Dio. I maghi intuiscono qualcosa dai movimenti corporei e dal comportamento esteriore. Chi sembra avere precognizioni, sa in modo oscuro, ambiguo, astruso: è questo il motivo per cui i responsi degli oracoli erano equivoci e potevano essere interpretati in modi del tutto contrastanti tra loro.

Vengano ora qui i cristiani che vanno da maghi e maghe per farsi dire il futuro, per farsi interpretare i sogni, per farsi svelare qualcosa come un tesoro nascosto. Venite, e vi dirò quel che un tempo il profeta Isaia disse a Israele: “Idioti, fino a quando zoppicherete con tutti e due i piedi?” Sino a quando crederete a Cristo e agli indovini, cioè ai demoni? Se credete che Cristo, essendo Dio, conosce tutto e che lo svela a chi vuole, perché correte dagli indovini? Se credete che gli indovini hanno la conoscenza della verità, perché adorate Cristo e vi fate chiamare, inutilmente, cristiani? Non sapete che non potete servire a due padroni?

Perché, vi chiederete, a volte avvengono davvero alcune cose predette dai demoni?

a) Poiché non credete fermamente nel Signore, e soltanto in lui, ma nei demoni, Dio permette che avvengano alcune delle cose predette: a causa della vostra incredulità;

b) Perché, andando dai demoni e chiedendo il loro aiuto, vi fate – da soli – schiavi del diavolo, cadete sotto il suo potere, ed egli quindi può farvi quel che vuole. Ma quel che vi dice lo compie come uno scellerato che schiavizza un uomo: se dice che vivrete, vivrete; se dice che morirete, morirete. E’ nelle mani dello scellerato il potere di fare l’una o l’altra cosa.

A proposito, san Giovanni Crisostomo dice: “Immaginiamo un principe che abbandona il Palazzo, va nel deserto e spontaneamente si mette sotto il dominio d’un brigante. Il brigante non può predirgli con certezza se egli vivrà o morirà? Certo che può! Non perché preveda il futuro ma perché è il padrone di quel principe, e ha il potere di farne quel che vuole: sia di ucciderlo che di graziarlo”.

Cristiani, fratelli miei, non credete alla precognizione dei demoni, perché in effetti essi non conoscono niente in anticipo; abbiate fede solo nel Signore: sarà lui a rivelarvi ciò che è utile farvi conoscere.

c) I cristiani non devono temere il diavolo e i demoni.

Cristiani miei, perché con vane magie fate un favore al diavolo? Non ha il potere o la capacità di procurarvi il benché minimo problema. Da quando Cristo si è incarnato, il diavolo ha perso ogni facoltà. Il Signore, il Diouomo, gli ha schiacciato la testa: gli ha lasciato solo la coda ad agitarsi, perché anche i cristiani possano lottare ed essere incoronati vincitori. Adesso può accalappiare l’uomo nel male solo con l’inganno, non da tiranno, come prima. Vale a dire che può suggerirci cattivi propositi, ma con la nostra volontà possiamo accettarli o scacciarli. In pratica, nessuna prova può capitare all’uomo, a meno che Dio non lo permetta. E’ quindi inutile compiacere i demoni con magie, perché non possono fare niente senza il permesso di Dio.

Dopo quel ho detto, è facile capire perché Dio punisce severamente chi ha rapporti con la magia e ne fa uso. Nell’Antico Testamento ha ordinato di lapidare i maghi, quelli che preparano filtri, ecc. (Lev 20, 27). Masse intere di uomini e città grandi, famose, furono condannate alla carestia, allo sterminio, alla scomparsa a causa dei maghi, come Ninevì (Naum 3, 1) o Babilonia (Is 47, 1-8) o la stessa Gerusalemme (Ger 14, 14).

La nostra Chiesa, da parte sua, formula pesanti condanne. Per esempio, il 6° Concilio Ecumenico, l’allontanamento per sei anni dalla divina comunione di quanti si rivolgono ai maghi, di quanti “dicono la sorte”, di quanti fanno fascinazioni. Se perseverano nelle loro malvagie azioni, dovranno essere separati definitivamente dalla Chiesa61). Il Sinodo locale di Ankira stabilisce cinque anni di privazione della divina comunione per quanti fanno entrare in casa i maghi per togliere magie fatte da altri24). Il grande Basilio condanna incantatori e fabbricanti di filtri alla stessa sorte degli assassini, punendoli con venti anni d’allontanamento dalla divina comunione65).

Per proteggersi dalla magia e dalle energie dei demoni, portate tutti al collo la venerata croce: tutti, piccoli e grandi, uomini e donne. I demoni temono la venerata croce e fuggono lontano appena la vedono. San Giovanni di Vosra, che ebbe potestà sugli spiriti impuri, disse che essi temono soprattutto tre cose: la croce, il battesimo e la divina comunione.

[La croce, l’acqua benedetta, ecc. non sono però riti magici, ma hanno efficacia se usati con fede sana, corretta vita spirituale, con la guida della Chiesa. Anche i maghi fanno uso di icone, incenso, ceri, ecc. ma in modo inefficace e soprattutto sacrilego]

Abbiate in casa il vangelo e portatelo anche con voi: naturalmente, leggetelo. In una casa dove c’è il vangelo il diavolo non entra.

Le coppie, per non temere “legature”, prima di sposarsi si confessino, stiano tre giorni in digiuno, celebrino il sacramento del matrimonio insieme alla Liturgia e così ricevano gli immacolati Misteri. Le coppie abbiamo soprattutto fede ferma e incrollabile nel Signore, e lui disperderà le energie dei demoni.

A causa dell’incredulità di alcuni cristiani, i demoni presentano diversi generi di fantasmi, sia tra le tombe che nelle case o altrove: chiamate il sacerdote perché faccia la benedizione dell’acqua e le aspersioni; con la grazia divina, sarà disperso qualsiasi atto demoniaco.

Se un cristiano si appresta a costruire una casa, a fabbricare una barca, ecc., chiami un sacerdote perché compia la benedizione dell’acqua e legga le opportune preghiere della nostra Chiesa.

Maghi e maghe - e chi a loro si affida - non avranno parte nel regno dei cieli. Si perdono il paradiso. Dove andranno a finire? Disgraziati! All’inferno eterno, insieme a infedeli, empi e idolatri (Ap 21, 8). Dirò di più: saranno dannati peggio degli idolatri. Questi sono nati nell’empietà e sono morti nell’empietà; non sono stati battezzati nel nome della santa Trinità; non hanno ricevuto la fede in Cristo. I cristiani, battezzati, figli di Dio per grazia, nutriti con il Corpo e Sangue del Signore, come osano rifiutare, rinnegare, e immischiarsi nella magia?

Per amore di Cristo, per la salvezza della vostra anima, guardatevi, fratelli miei, guardatevi dalla magia! Ve lo ripeto: guardatevi! Non andate da maghi e maghe. In ogni circostanza e per ogni bisogno affidatevi all’aiuto di Dio, alla protezione della Madre di Dio e alle preghiere dei santi. Sarete così liberati da infermità e necessità, e - salvati dalla dannazione eterna - otterrete l’eredità del regno celeste.

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